PATRIMONIO FOLKLORISTICO

    A Collesano la tradizione trasuda nelle vie del paese ed è resa tangibile durante tutto l’anno attraverso eventi religiosi e laici che coinvolgono nell’organizzazione e nella partecipazione, l’intera comunità.
    Le tradizioni che sono caratterizzanti la sfera spirituale sono:


    - Giovedì Santo con la rituale visita dei “Sepolcri”, altari della reposizione allestiti in precedenza da confraternite o liberi gruppi e poi fruiti durante la serata del Giovedì Santo

     - “A Cerca” è una sacra rappresentazione che si svolge la mattina del Venerdì Santo.
    Il nome “Cerca” deriva dall’originaria rappresentazione, attraverso figuranti e non, della ricerca del Cristo nell’orto degli ulivi da parte della comunità, che avveniva nelle prime ore dell’alba del Venerdì Santo, a seguito della visita ai cosiddetti “Sepolcri”, ovvero gli altari della reposizione. A questa fase, che avveniva all’interno degli orti ricchi di albero di ulivo siti nella zona adiacente il castello normanno di Collesano, seguiva la cattura del Cristo, che veniva condotto nella vicina Chiesa di Santa Maria (detta la Vecchia, in quanto vecchia Chiesa Madre). Da quel momento si attendevano le sei del mattino per dare inizio alla seconda parte del rito che è quella che ancora oggi permane sostanzialmente invariata (la prima parte in notturna venne abbandonata attorno al 1930). I confrati sono vestiti con i tradizionali abiti con "cappuccio", che non lascia riconoscerne l'identità. Disposti in fila indiana e recanti in mano i segni della passione sono seguiti nella processione dal quadro di figuranti, che comprende il Cristo carico della Croce e attorniato di angioletti, alcuni soldati romani, Maria, Giovanni e le pie donne. Segue la banda e il popolo. Durante il tragitto il Cristo "cade" per tre volte.

     

    - Processione "Morti e Passioni" si svolge la sera del venerdì Santo dalla Chiesa del Collegio; vengono recate a spalla le statue di San Giovanni Evangelista e di Santa Maria Maddalena, il Cristo Morto nell'Urna, detto comunemente a Morti e Passioni, e il simulacro della Madonna Addolorata.

     

    - La Festa Patronale "Maria SS. dei Miracoli" è una delle processioni più partecipate, non sono dalla comunità collesanese, ma dai tantissimi fedeli che arrivano dai paesi limitrofi. Si festeggia il 25- 26- 27 di maggio di ogni anno con la suggestiva processione per le vie del paese giorno 26. La tela, il cui tema è l'Annunciazione dell'Arcangelo Gabriele, risale alla metà del Quattrocento; nel 1643 Giovanni Giacomo Lo Varco ne rinnovò i colori e ne cambiò alcune parti. Tra i due personaggi raffigurati è posto un vaso contenente tre gigli che simboleggiano la triplice verginità di Maria (che non fu persa né prima, né durante né dopo il parto). Alla processione partecipano tutte le confraternite e, disposte su due file, donne e uomini ce reggono dei grossi ceri e sfilano scalzi.

     

    - Corpus Domini è la processione tipica del calendario liturgico che si svolge per le vie del centro abitato con la partecipazione di tutte le confraternite e con l'allestimento degli altari devozionali "l'artari" abbelliti con tessuti ricamati e decorazioni floreali.

     

    - Sant'Antonio da Padova viene festeggiato il 13 giugno nella chiesa di Santa Maria di Gesù dei Frati Minori. La festa viene preceduta dalla tradizionale tredicina in onore del Santo ed il 13 giugno, la consacrazione dei bambini al santo e in serata, si svolge la Solenne Processione per le vie del paese con il Simulacro e la Reliquia del Santo.

     

    - SS. Crocifisso, compatrono della città di Collesano, si festeggia nella Chiesa di Santa Maria di Gesù il 14 settembre con la Solenne Processione per le vie del centro abitato e i suoi festeggiamenti sono preceduti dal tradizionale settenario.

     

    - Santa Lucia Vergine Martire si festeggia nell'antica chiesa di Santa Maria la Vecchia il 13 dicembre. Nel giorno della festa è solito distribuire a tutti i devoti la "Cuccia", piatto tipico a base di grano e "l'ucchialeddi", biscotti a forma di occhi, che ricordano il martirio della Santa siracusana.

    - San Vincenzo Ferreri si festeggia l'ultima domenica di luglio presso la chiesa di San Domenico e la sua festa è preceduta da un triduo. Questa festa ha origini antichissime, poiché in passato, gli agricoltori dopo la mietitura, rendevano grazie al Santo per aver ottenuto un'abbondante raccolto. In questo periodo in paese sono presenti diverse manifestazioni.

     

    Del Patrimonio Folkloristico non religioso il protagonista indiscusso è il Carnevale Collesanese. Il carnevale qui si svolge di sera, per le vie del paese e ballando, in prevalenza liscio, all’interno delle sale da ballo allestite da associazioni o gruppi di persone. Viene organizzato il “Concorso Peppe Nnappa” dal 1983 che premia maschere artigianali, tradizionali, travestimenti, i migliori allestimenti delle sale, il cabaret più divertente. Il carnevale è molto sentito sia dai collesanesi che da gente che accorre da tutti i paesi limitrofi.

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