Inauguriamo la rubrica LibriAmoCollesano con uno dei testi che non può mancare nelle librerie dei collesanesi: "Collesano per gli emigrati"; un grande "Classico" che sintetizza tutte le sfaccettature che caratterizzano la nostra Collesano. Tra storia, cultura, fede, folklore, devozione, archeologia, artigianato e canti tradizionali del nostro bel paesino... Con scritti di R. Termotto, A. Asciutto, F. Scelsci, A. Mogavero Fina, G. Mannoia, A. Di Bernardo, Collesano per gli emigrati, Comune di Collesano, 1991.
Per il secondo appuntamento con la rubrica "LibriAmo Collesano" pubblichiamo un testo che racconta di un sisma che, tra il 1818 e il 1819, investì la zona delle Madonie, enclave di culture e tradizioni montanare, impervia regione, e per molti aspetti allora ancora ignota, stretta tra la costa e il cuore della Sicilia occidentale. Su commissione del governo vi si reca per ragioni di studio e ispezione, Domenico Scinà, erudito, storico e naturalista siciliano. Questo libro è il racconto del suo viaggio. Tra le sue pagine incontriamo più volte la descrizione del territorio di Collesano e dei danni subiti a causa del sisma. S. Mazzarella, Madonie 1819: l'abate Scinà tra i terremoti, Sellerio editore, 1988.
Per il terzo appuntamento della rubrica LibriAmo Collesano, pubblichiamo:A. M. Schmidt, CASTELLI DIMORE CAPPELLE PALATINE Inediti e riletture di architetture normanne in Sicilia, Fondazione Culturale "Lauro Chiazzese", Palermo, 2002. L'opera comprende per la più parte architetture con caratteri aulici mentre gli inediti sono rappresentati da edifici, o brani di essi, rimasti ignorati perché posti in luoghi isolati, difficilmente raggiungibili, il più delle volte passati inosservati per la rusticità delle tecniche murarie impiegate nel costruirli. Pagine non scritte, o solamente delineate, sono quelle riguardanti molti castelli che, a causa della loro specifica funzione, presentano stratificazioni avvenute nel corso dei secoli, rifacimenti e adattamenti determinati dalla dinamicità dello stesso concetto di difesa.
Per il quarto appuntamento con la rubrica LibriAmo Collesano, condividiamo la pubblicazione segnalataci da Giuseppe Cultrara (che ringraziamo vivamente): F. Scianna, Visti & scritti, Roma, Ed. Contrasto, 2014: "Visti & scritti" di Scianna racconta, con parole e immagini, gli innumerevoli incontri avuti nel corso della sua vita e i ritratti che ne sono scaturiti. Una lunga carrellata di icone, di sguardi, di pose, di istantanee in bianco e nero che tessono il percorso personale e professionale dell'autore e per i quali il fotografo ha sentito il bisogno raccontare una storia. Ogni ritratto, infatti, è accompagnato da un testo in cui Scianna presenta il personaggio, definendone le peculiarità anche caratteriali (oltre che estetiche), in cui racconta il momento dello scatto, il suo rapporto con la persona fotografata, ma anche semplicemente le emozioni suscitate da quell'incontro.
Per il quinto appuntamento con LibriAmoCollesano, il nostro amato paesino vola in Oriente grazie alla pubblicazione: G. Valenza, Targa Florio, il mito / 「タルガ・フローリオの神話, Editore Legenda/Publisicula/Grispo, 2007 Targa Florio, il mito, pubblicato nel 2007 per celebrare i 100 anni della Targa Florio, è senza dubbio una delle opere più complete su questa corsa leggendaria. Ha avuto inizio nel 1906 ed è proseguita attraverso sessantuno edizioni fino al 1977: una storia durata oltre settant'anni, tanto da legittimare la definizione di razza più antica del mondo. Tracciare una storia di vita così lunga e complessa ha logicamente richiesto lo studio di tutte le fonti informative disponibili, da quelle ufficiali (materiale cartaceo, riviste e singoli numeri degli organizzatori) a quelle mediatiche (giornali, periodici, libri), dal museali e fotografici alle testimonianze personali di piloti, addetti ai lavori e appassionati. タルガ フローリオ 100 周年を記念して 2007 年に出版された『タルガ フローリオ、イル ミト』は、間違いなくこの伝説的なレースに関する最も包括的な著作の 1 つです。 この制度は 1906 年に始まり、1977 年まで 61 回の版が発行され、その歴史は 70 年以上続き、世界最古の人種の定義が正当化されるまで続きました。 このように長く複雑な人生の物語をたどるには、論理的には、公式情報源 (印刷物、雑誌、主催者の号数) からメディア情報源 (新聞、定期刊行物、書籍) まで、入手可能なすべての情報源を研究する必要があります。博物館や写真、ドライバー、関係者、愛好家の個人的な証言まで。 Targa Florio, il mito, published in 2007 to celebrate 100 years of the Targa Florio, is undoubtedly one of the most comprehensive works on this legendary race. It began in 1906 and continued through sixty-one editions until 1977: a history that lasted over seventy years, so long as to legitimise the definition of the oldest race in the world. Tracing such a long and complex life story has logically required the study of all the available information sources, from the official ones (printed material, magazines and single issues of the organisers) to the media ones (newspapers, periodicals, books), from the museum and photographic ones to the personal testimonies of drivers, insiders and enthusiasts.
Per il sesto appuntamento con la rubrica LibriAmoCollesano, abbiamo deciso di pubblicare un testo che racchiude le bellezze della Chiesa Madre di Collesano R. Termotto, Collesano, Guida alla Chiesa Madre Basilica di S. Pietro, 2010. Il volume illustra il patrimonio artistico della Basilica di San Pietro di Collesano e riprende quanto già pubblicato nel 1992 facendo tesoro di ulteriori ricerche che confluiscono nella nuova pubblicazione che si fa apprezzare per la veste grafica, per l'organizzazione a schede e per la qualità delle ricerche e dell'impianto fotografico,curato da Vincenzo Anselmo. Il prof. Termotto da anni si occupa dello studio della storia e dell'arte dei paesi delle Madonie, esplorando sistematicamente fondi parrocchiali, diocesani e notarili. Ha contribuito con articoli, saggi, conferenze e volumi alla conoscenza, all'approfondimento e alla divulgazione del patrimonio storico e artistico del comprensorio e a quella di particolari aspetti della sua storia economico-sociale. Lo studioso, oltre che all'ambito locale collesanese, ha effettuato ricerche e pubblicato saggi, articoli e libri anche su altre realtà del comprensorio madonita.
In occasione della festivitàdella Patrona di Collesano, Maria SS dei Miracoli, dedichiamo il settimo appuntamento della rubrica LibriAmo Collesano al testo dal titolo "Memorie patrie e fatti prodigiosi di Maria SS. dei Miracoli, celeste patrona di Collesano con breve cenno intorno ai SS. Martiri e sul Crocifisso di S. Maria di Gesù", ricavati dal libro rosso e con appendice di relative preghiere. Un testo che racchiude miracoli ed eventi prodigiosi, avvenuti a Collesano in relazione alla nostra Patrona, documentati e ivi riportati fedelmente.
Per l’ottavo appuntamento della rubrica Libriamo Collesano pubblichiamo un assaggio del testo di F. Renda, Storia della Sicilia dal 1860 al 1970 vol.2, Sellerio Editore, 1985 Palermo. Francesco Renda (1922-2013), storico eminente, professore emerito di Storia Moderna nell'Università di Palermo, ha scritto un gran numero di testi. Tra l'altro: La Sicilia del 1812 (Caltanissetta-Roma, 1963), Risorgimento e classi popolari in Sicilia (Milano, 1968), Socialisti e cattolici in Sicilia (Caltanissetta-Roma, 1972), I fasci siciliani (Torino, 1977), Movimenti di massa e democrazia nella Sicilia del dopoguerra (Bari, 1979), Contadini e democrazia in Italia (Napoli, 1980). Con questa casa editrice ha pubblicato i tre volumi della Storia della Sicilia dal 1860 al 1970 (1984, 1985, 1987,1999), I Beati Paoli. Storia, letteratura e leggenda (1988), Il 1º maggio 1890 (1990), L'espulsione dei Gesuiti dalle Due Sicilie (1993), La fine del giudaismo siciliano (1993), L'Inquisizione in Sicilia. I fatti. Le persone (1997), Sicilia e Mediterraneo. La nuova geopolitica (2000), Salvatore Giuliano. Una biografia storica (2002), i tre volumi della Storia della Sicilia dalle origini ai giorni nostri (2003), Autobiografia politica (2007) La grande impresa. Domenico Caracciolo viceré e primo ministro tra Palermo e Napoli (2010) e Maria Carolina e Lord Bentinck nel diario di Luigi de' Medici (2011).
Ringraziamo gli amici Maria Rosa Pinto e Giuseppe Cultrara che ci hanno segnalato il testo e inviato le immagini.
Per il nono appuntamento con la rubrica Libriamo Collesano, pubblichiamo i riferimenti del seguente testo:
P. Russo, La scultura in legno del Rinascimento in Sicilia, Continuità e rinnovamento, Palermo, ed Kalòs, 2009.
Il libro di Paolo Russo compendia una prima sistematica riflessione sulle forme e i problemi della produzione artistica relativa alla scultura in legno in Sicilia nel Rinascimento. L’analisi stilistica e iconografica dei manufatti è così condotta di pari passo con l’approfondimento dei relativi contesti - economici, sociali, religiosi – in cui l’opera diventa il precipitato di più estese convergenze d’ordine materiale e insieme culturale. Il risultato è allora un significativo ampliamento del panorama dell’arte nell’Isola nei secoli XV-XVII, nel serrato confronto fra la scultura in legno ed altri ambiti d’intervento creativo (pittura, scultura in pietra, arti decorative) e nella più attenta considerazione dei meccanismi di produzione e ricezione delle opere fra artisti, committenti e pubblico.
Per il decimo appuntamento con la rubrica LibriAmo Collesano, pubblichiamo i riferimenti del seguente testo:
M. Failla, Collesano. Storia Arte Natura Tradizioni, Geraci Siculo, Edizioni Arianna, 2017
Un invito a fare di Collesano il protagonista assoluto del vostro viaggio. Leggendo questa guida, nata grazie all’impegno e al patrocinio dell’amministrazione comunale di Collesano, vi innamorerete della sua storia e dei volti dei suoi abitanti che ne rappresentano l’essenza più profonda. Potrete scoprirne l’immenso patrimonio culturale rappresentato dalla ricchezza di testimonianze storiche e artistiche. Entrerete dentro le architetture e tra gli spazi sconfinati del suo ambiente naturale, vi perderete tra saperi tramandati e preziose manifatture come quelle che danno vita alle lussureggianti e corpose ceramiche locali. Scoprirete il senso della religiosità popolare che, condensata in gesti ed espressioni, trova il culmine durante la Settimana Santa e per la festa patronale di Maria Santissima dei Miracoli. Attraverserete le strade percorse dai piloti e dagli appassionati tifosi della storica Targa Florio. Non mancheranno i consigli sulle specialità gastronomiche. Una magica e minuziosa galleria fotografica vi sosterrà nella scoperta.
Dedichiamo l'undicesimo appuntamento con la rubrica "LibriAmoCollesano" alla seguente pubblicazione:
S. Di Matteo, Storia della Sicilia dalla Preistoria ai nostri giorni, Edizioni Arbor, Palermo 2006.
La storia della Sicilia dalla preistoria ad oggi, al 2006. Una storia lunga tremila anni, avvincente, affascinante, quasi incredibile. Come pochi altri Paesi al Mondo hanno avuto. A raccontare questa storia, con un misto di autorevolezza e gradevolezza espositiva, lo storico Salvo Di Matteo, già autore di una quarantina di libri sulla Sicilia. Si parla di guerre e di dominazioni che hanno visto numerosissimi popoli, provenienti da diverse aree geografiche dell'Europa, del Medio Oriente e del Nord-Africa, abitare e governare questa terra. Genti, razze e stirpi molto diverse tra loro che hanno contribuito con le proprie conoscenze e con la propria cultura alla crescita e allo sviluppo della nostra regione.
Ringraziamo gli amici Maria Rosa Pinto e Giuseppe Cultrara che ci hanno segnalato il testo e inviato le immagini
Per il dodicesimo appuntamento con la rubrica “Libriamo Collesano” condividiamo la seguente pubblicazione: Pasos e misteri. La Settimana Santa in Andalusia e in Sicilia-La Semana Santa en Sicilia y en Andalucía. Ediz. bilingue, Palermo, Fondazione Federico II editore, 2017. Catalogo della mostra fotografica Passi e Mistero. La Settimana Santa in Sicilia e Andalusia con gli studi introduttivi di Ignazio E. Buttitta, Salvador Hernández González e Salvador Rodríguez Becerra (coords. ), che espongono le caratteristiche strutturali di questi rituali in entrambe le regioni mediterranee.
In occasione del tredicesimo appuntamento con la rubrica “LibriAmo Collesano” a cura della Proloco, condividiamo la pubblicazione di A. Cicero, La devozione di Turi, Geraci Siculo, Edizioni Arianna, 2020
Con il suo romanzo d’esordio, La devozione di Turi, il giornalista collesanese Antonino Cicero, intellettuale versatile e poliedrico, mette a disposizione dei lettori tutta la fantasia creativa, lo spessore culturale e la stessa passione civile che ne hanno fatto, ormai da diversi anni, un poeta pluripremiato, attento interprete dei problemi e appassionato cantore dei sentimenti della comunità di cui è espressione e delle loro connessioni spazio-temporali con altre realtà non necessariamente vicine. Usando la tecnica della prosa (con la quale ha comprovata dimestichezza in qualità di pubblicista e autore di relazioni scritte e di saggi biografici), Cicero – ci tiene a precisarlo lui stesso –, anche quando prende spunto «da fatti storici legati direttamente a Collesano», non rinuncia a raccontare «una sorta di storia universale fortemente impregnata di locale ovvero una storia locale fortemente universale, come i sentimenti e le leggende, il ciclo dei vinti, la fame, gli ultimi che si ribellano, ecc.»
Per il quattordicesimo appuntamento con la rubrica “Libriamo Collesano” a cura della Proloco condividiamo una pubblicazione che ci è stata attenzionata: A. Metcalfe, I musulmani dell'Italia medievale, Officina di Studi Medievali, Palermo, 2021
Questo libro descrive una storia di rilevanti conseguenze: frequenti invasioni che causarono il crollo e la ristrutturazione di frontiere secolari tra il continente africano e quello europeo; l'ascesa di stati, leggi e sistemi di governo inediti; lo scambio di credenze religiose tra Isl?m e Cristianità; la trasformazione di arti, cultura, scienza e sapere; mutamenti capitali nelle forze motrici sociali ed economiche del Mediterraneo centrale. Ma in particolare questo è uno studio su individui e potere.
Ringraziamo Giuseppe Valenza per averci segnalato il testo e inviato le immagini.
In occasione del quindicesimo appuntamento con la rubrica “Libriamo Collesano” condividiamo la seguente pubblicazione, caposaldo delle librerie di ogni collesanese doc e non
A. Asciutto, La Casazza di Collesano, con brevi cenni storici sulle sacre rappresentazioni, Collesano, Editore Comitato “Casazza” che presenta la seguente introduzione: <<Con il termine folklore si stanno ad indicare gli studi sull'insieme delle tradizioni (canti, leggende, fiabe, usi, costumi, danze, etc.) che caratterizzano un popolo fin dalle origini. Nelle tradizioni di un tempo, che si tramandano di generazione in generazione, ogni popolo ritrova la sua vera essenza ed evidenzia i suoi più genuini caratteri. Attraverso i momenti e gli elementi folkloristici si ricostruisce la storia di un popolo il quale è libero quando custodisce gelosamente le proprie tradizioni. Dovere delle nuove generazioni e nostro è quello di impedirne la estinzione (che significherebbe un impoverimento collettivo); anzi sta a noi il compito di nuove ricerche che mirino alla rivalutazione delle nostre “radici” culturali. Collesano, Pasqua 1981>>
Per la sedicesima condivisione di pubblicazioni sul territorio collesanese, la rubrica Libriamo Collesano dedica questo appuntamento al seguente testo: A. Colombo, Collesano e la Targa Florio, Geraci Siculo, Edizioni Arianna, 2020 Antonino Colombo, biologo collesanese, uno dei testimoni oculari più appassionati della Targa Florio, partendo da innumerevoli ricordi giovanili e da vari appunti, custoditi gelosamente per anni, ne ricostruisce gli anni più belli e gloriosi, utilizzando il punto di vista della gente del luogo che in quella corsa ha creduto. Ci racconta dei piloti che vi hanno partecipato, dai grandi nomi come Moss, Maglioli, Siffert, Elford, agli idoli di sempre come Ninni Vaccarella, Piero Taruffi e il barone Pucci. Riporta numerosi aneddoti, curiosità, tensioni, emozioni sofferte di chi quegli anni li ha vissuti intensamente, riempiendo di voci e sussulti vicoli, piazze e colline dei borghi madoniti. Tutto arricchito da prezioso repertorio fotografico.
Per il diciassettesimo appuntamento con la rubrica “Libriamo Collesano” a cura della Proloco, condividiamo la seguente pubblicazione di G. Scuderi, V. Scuderi, Restauri e scoperte a Collesano, all’interno della Rivista Kalòs, Arte in Sicilia, Edizioni Ariete - bimestrale- Anno 11 n.2, Marzo - Aprile 1999
Il restauro dell’ex chiesa medievale di San Giacomo ha riconfigurato la spazialità del monumento tardo-quattrocentesco riportando alla luce nell’abside un piccolo complesso pittorico.
Vincenzo Scuderi (1923) è stato dal 1965 al 1975 Soprintendente statale alle Gallerie ed Opere d’Arte della Sicilia nonché direttore del Museo Pepoli a Trapani e della Galleria Regionale di Palazzo Abatellis a Palermo, e, dal 1975 con il passaggio di competenze in materia di beni culturali alla Regione Siciliana, Soprintendente ai beni storico-artistici della Sicilia occidentale e, infine, Soprintendente di Palermo sino al 1988. In qualità di conservatore, a Scuderi si devono interventi di grande importanza nell’ambito della salvaguardia del patrimonio artistico, attuati talora in condizioni d’emergenza come nel caso del terremoto della Valle del Belice del 1968, e una vasta opera di catalogazione delle opere d’arte delle provincie di Palermo, Trapani e Agrigento terminata nel 1987. Profondo conoscitore dell’arte siciliana tra Medioevo e Barocco, Scuderi è stato tra gli organizzatori di importanti eventi espositivi che hanno contribuito alla conoscenza di aspetti fino a quel momento poco indagati della cultura figurativa isolana. Gli studi sono stati condotti assieme al figlio, Giuseppe Scuderi, architetto, dirigente presso l’Assessorato Regionale Dei Beni Culturali E Dell’identità Siciliana, studioso dell’evoluzione delle biblioteche nella storia della Sicilia.
Per il diciottesimo appuntamento con la rubrica "LibriAmo Collesano" pubblichiamo i riferimenti bibliografici del seguente testo: G. Valenza, K. Sakurada, Settimana Santa in Sicilia, la Cercha di Collesano, Giuseppe Valenza 2013
Il saggio tratta le origini dei riti penitenziali e del dramma liturgico che traggono ispirazione dagli eventi della Passione di Cristo, iniziata con la flagellazione, e chiarisce come essi siano stati assimilati nella tradizione religiosa. L'auto-flagellazione, attuata come Penitenza e stigmatizzata nelle Regole degli Ordini monastici, verrà poi adottata anche nelle pratiche delle confraternite laiche sorte nel Medio Evo. Nel 1260 nasce a Perugia il Movimento dei Disciplinati per opera di Raniero Fasani. Nello stesso anno un analogo movimento compare a Genova grazie al fervore di Sinibaldi Opizzoni da Tortona. Questi ultimi, prima di iniziare la pubblica flagellazione, saranno soliti riunirsi in chiese o oratori che prenderanno il nome generico di "casazze". In Sicilia il Movimento dei Disciplinati approda nel 1306 con la nascita della Confraternita di San Nicolò lo Reale. Ma è al termine del Concilio di Trento che il Movimento Penitenziale andrà diffondendosi capillarmente. A Palermo i Riti della Settimana Santa debuttano ufficialmente nel 1590 e pian piano, soprattutto nel XVII secolo, si affermano in quasi tutta l'Isola grazie soprattutto all'opera del gesuita Padre Luigi La Nuza.
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